NEXT QUERY – come scalare le classifiche
La prima pagina di Google è un prodotto da tutti ambito, ma che solo pochi riescono ad aggiudicarsi.
Next Query è un’opera artistica sviluppata dal gruppo I/OCose con la quale hanno partecipato al concorso Milano in Digitale II.
Next Query è una sorta di agenzia sempre alla ricerca delle keywords del futuro, pronta ad occupare la prima pagina per tali query e rivenderla al miglior offerente.
Google è un motore di ricerca per Internet che non si limita a catalogare il World Wide Web, ma si occupa anche di immagini, foto, newsgroup, notizie, mappe, video, oltre a mantenere una copia cache di tutte le pagine che conosce.
Con un indice che comprende più di otto miliardi di pagine Web, è riconosciuto come il più grande e affidabile tra i motori di ricerca, occupandosi attraverso il suo sito di oltre il 70% di tutte le ricerche effettuate su internet.
Per questo motivo grandi e piccole aziende, impegnate nei più disparati campi, puntano ad apparire come prima voce nei risultati di ricerca per il proprio settore.
Questo renderà il loro sito e quindi il loro marchio più visibile e di conseguenza più conosciuto.
Tuttavia non è così strettamente necessario essere al primo posto di tale classifica; infatti ci si può “accontentare” di apparire nella prima pagina: questo perché l’utente medio si fida ciecamente dei risultati di Google, così tanto da restringere la propria attenzione solo sulla prima pagina, senza scomodarsi nel guardare le pagine successive, che rimarranno per questo motivo sconosciute e impossibilitate a risalire la classifica dei risultati di Google.
Ecco le parole più ricercate negli ultimi anni, secondo le statistiche raccolte da I/Ocose(1):
2006
-
Bebo
-
Myspace
-
World cup
2005
-
Myspace
-
Ares
-
Baidu
2004
-
Britney Spears
-
Paris Hilton
-
Christina Aguilera
Essendo a conoscenza di questa “abitudine”, migliaia di aziende lottano fra loro con il coltello fra i denti, a suon di colpi bassi e soldi alle web agency, per comparire in cima alla SERP(2) di Google, che aggiorna continuamente il suo indice con tecniche sempre più raffinate, favorendo un circolo vizioso generatore di grossi introiti (ogni parola ha un suo corrispettivo monetario, a seconda del suo volume di ricerca), obbligando i siti a seguire le sue specifiche, e pretendendo anche di stabilire delle regole su come debbano comportarsi i siti concorrenti.
Questo è il punto di partenza che ha spinto il gruppo I/Ocose a realizzare nel 2007 il progetto Next Query.
Next Query è un’agenzia di web-marketing che vende la prima pagina di Google per keywords oggi sconosciute, ma che saranno le più ricercate in futuro. In pratica attraverso ricerche approfondite riescono a scoprire quelle query che saranno le più cercate per ogni diverso settore, per esempio la marca emergente più ricercata oppure la tecnologia più ricercata o ancora il videogioco più ricercato…Una volta scovata tale query I/OCose non deve far altro che realizzare dei siti per occupare la prima pagina della ricerca. Così facendo i clienti dovranno semplicemente cambiare i contenuti del sito in base ai loro interessi.
Questo processo è riassumibile in 3 passaggi:
-
Raccolta dei dati: attraverso il monitoraggio delle ricerche degli utenti ci si concentra su quelle query(3) che non producono nessun risultato.
-
Rapidità di esecuzione: la rapidità è fondamentale, infatti prima che una nuova parola venga catalogata da Google passa un lasso di tempo abbastanza lungo, ed è in questo intervallo di tempo, che bisogna entrare in azione per anticipare sia Google che i concorrenti.
-
Posizionamento: stabilita la query non resta che realizzare il sito e indicizzarlo.
Con questo progetto il gruppo I/OCose vuole sensibilizzare l’utente mostrandogli l’altra faccia della stessa medaglia, vuole metterci di fronte ad una nuova realtà: è questo l’obiettivo a cui deve mirare l’arte contemporanea.
Il gruppo I/Ocose ha anche realizzato progetti a sfondo sociale come “Win Nothing Day” e “Adotta un cane del terzo mondo”.
Entrambi evidenziano la superficialità e l’ignoranza del pensiero umano: in Win Nothing Day si ironizza sulla falsa speranza di trovare la felicità partecipando agli innumerevoli concorsi che ci troviamo davanti come quelli che troviamo sui prodotti in vendita nei supermercati. Da qui l’idea di attaccare un adesivo su diversi prodotti negli scaffali di alcuni supermercati il quale invita ad inserire un codice nel sito www.compraconsumavinci.com, ed è qui che sta il gioco: tutti i codici risultano vincenti ma non c’è nessun premio.
“Adotta un cane del terzo mondo” invece sottolinea l’indifferenza dell’uomo nei confronti delle persone che vivono in condizioni peggiori: i mass media assicurano che non c’è bisogno di preoccuparsi, questa mancanza di empatia verso gli altri umani, può essere colmata da un’animale da accudire. Pensiamo di fare già tanto spendendo parte del nostro tempo e del nostro amore nell’accudire un animale… ma la domanda che il gruppo I/Ocose si pone è questa: se a sprofondare nel Mediterraneo non fosse un gommone di immigrati ma un gommone di cani, rimarremmo indifferenti?
Da qui nasce l’idea di far adottare un cane del terzo mondo che come gli uomini vivono in condizioni precarie, in bilico tra la vita e la morte.
Il gruppo I/OCose ha gentilmente acconsentito ad effettuare una piccola intervista relativa al loro gruppo e ai loro lavori.
Potete raccontarci come è nato il gruppo, qual è il significato del nome e come è formato?
I/Ocose nasce nel 2007 a Bologna, ed è un collettivo di giovani artisti provenienti da studi e background differenti.
I/O cose è un gioco di parole, tra iocose che in latino significa “per scherzo”, “giocoso”, e I/O cose che invece significa Input/Output di Cose. La parola “cose” dopo I/O è volutamente generica e imprecisa: ogni progetto ci porta ad avere risultati estremamente differenti tra loro. Assorbiamo moltissime Cose dal mondo che ci circonda, le rielaboriamo e le riproponiamo sotto forme nuove, insolite ed inaspettate. Questo è ciò che facciamo.
Con i vostri lavori mirate ad inviare un qualche tipo di messaggio al pubblico? Se si, quale?
Le nostre opere nascono per essere forti, dirette e incomprese una volta per tutte. Non facciamo etica, facciamo arte. Non ci interessa proporre delle verità assolute, ne tantomeno pensiamo di averle. Il mondo in cui viviamo abbonda di oracoli. Il nostro ruolo è l’opposto: agiamo per insinuare il dubbio. Non proponiamo soluzioni a problemi, non vogliamo essere rassicuranti: il nostro obiettivo e quello di indurre lo spettatore a cambiare il proprio punto di vista, la sua percezione quotidiana della realtà. Il tutto condito dalla giusta dose di ironia. Questo dovrebbe essere il ruolo dell’arte contemporanea. Un consiglio: dubita di tutto, dubita di te stesso, dubita del prossimo tuo come di te stesso.
Da che idea nasce il lavoro Next Query?
Nonostante la sua struttura acefala e rizomatica la rete presenta dei punti che sono dei veri e propri snodi centrali, in grado di condizionare in modo evidente il percorso di navigazione degli utenti.
La prima di pagina di Google è quindi considerata come una sorta di certificato di esistenza del materiale reperibile sul web. Ogni giorno le aziende si contendono le posizioni migliori nelle SERP di Google affidandosi alle web agency che offrono servizi di Search Engine Optimization. Next Query è la prima Web Agency in grado di sapere quali saranno le parole più ricercate in futuro: questo grazie ad un team di avidi manager, con infiltrati nei giornali scandalistici, nei bar in voga, nei settori chiave dell’industria. Le keywords da noi individuate sono ancora sconosciute al motore di ricerca, per questo è estremamente più facile piazzare ai primi dieci posti delle classifiche i siti creati dalla nostra agenzia. Next Query è in grado di collocare i propri siti in tutti i primi dieci risultati: si tratta di una vera e propria occupazione delle prime pagine di Google. All’interno dei siti creati sarà poi possibile inserire qualsiasi tipo di contenuto: ciò consente ai nostri clienti di proiettarsi in un nuovo mercato senza avere concorrenti.
Progetti per il futuro?
I nostri progetti si muovono spesso nell’ambito del fake, e sul sottile confine tra legalità e illegalità: per questo richiedono la massima riservatezza. Un progetto come “Adotta un cane del terzo mondo”, ad esempio, non avrebbe ottenuto le reazioni che ha generato se fosse stato svelato in anticipo. Comunque ti possiamo dire che stiamo preparando alcuni progetti importanti per il 2008. Quello che stiamo facendo è pensare all’impossibile.
Cosa ne pensate del panorama artistico attuale? C’è un artista a cui vi ispirate?
Ciò che ci interessa maggiormente nell’arte contemporanea è l’ambito legato alla New Media Art. Non agiamo unicamente con la rete, ma di volta in volta scegliamo i media che ci permettono di realizzare al meglio i nostri progetti: che si tratti di una campagna di stickering abusivo o delle più complesse tecniche di posizionamento nei motori di ricerca, l’unica cosa che conta è il risultato. Non c’ è un ambito culturale preciso al quale facciamo riferimento: assorbiamo gli aspetti più disparati del mondo nel quale viviamo, dalla cultura accademica all’underground, dal pop al trash. Siamo affascinati dalle cose più clamorose, esagerate ed apparentemente senza senso. I nostri progetti riflettono il nostro modo di vedere e vivere il mondo, ma soprattutto l’idea che abbiamo del futuro.
I/Ocose offre un grande spunto di riflessione per tutti noi. Seguendo le loro teorie, infatti, quando facciamo una ricerca con Google, o con qualsiasi altro motore di ricerca, ricordiamoci che i primi risultati non sono necessariamente i migliori ma piuttosto sono quelli che magari hanno pagato meglio le web agency.
Allora proviamo ad allargare i nostri orizzonti, armiamoci di buona volontà e santa pazienza, e proviamo a visualizzare anche le successive pagine dei risultati della nostra ricerca, magari in un sito sconosciuto troveremo proprio quell’informazione che stavamo cercando.
Note:
-
L’elenco completo delle keywords più ricercate è disponibile sul sito www.nextquery.net.
-
L’acronimo SERP (per Search Engine Report Page) indica l’elenco nel quale un dato motore di ricerca mostra i risultati di una ricerca effettuata attraverso il suo uso.
-
Con il termine QUERY si intende la parola chiave (keyword) che si digita nella casella di ricerca.
Webliografia:
Articolo realizzato per l’Accademia di Belle Arti di Carrara, commisionato dal professor Tommaso Tozzi, responsabile del dipartimento Nuove Tecnologie dell’arte.
Daniel Manfredi
Nessun Utente ha risposto a " NEXT QUERY – come scalare le classifiche "